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I 10 DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL JAZZ

Il jazz è un genere musicale che ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, sviluppatosi dalle tradizioni musicali africane e europee. La sua nascita è strettamente legata alla cultura e alla storia delle comunità di immigrati afroamericani a New Orleans, in Louisiana.

Gli elementi musicali del jazz comprendono l’utilizzo di ritmi e melodie complesse, improvvisazione, e la fusione di diverse forme di musica come il blues, il ragtime e la musica classica europea. Il jazz si è evoluto nel corso del XX secolo, attraversando diverse fasi, come il periodo d’oro degli anni ’20 e ’30, lo swing degli anni ’30 e ’40, il bebop degli anni ’40 e ’50, l’ hard bop degli anni ’50 e ’60, il cool jazz degli anni ’50 e ’60, il modal jazz e il free jazz degli anni ’60 e ’70.

Il jazz ha influenzato molte altre forme di musica e ha avuto un impatto significativo sulla cultura americana ed internazionale. Molti dei più grandi musicisti del jazz sono stati Louis Armstrong, Duke Ellington, Charlie Parker, Miles Davis, John Coltrane e molti altri.

Oggi il jazz continua a evolversi e a influenzare altri generi musicali, mantenendo il suo status di forma d’arte unica e rispettata. La sua importanza storica e culturale è stata riconosciuta a livello mondiale, con festival di jazz che si svolgono in tutto il mondo e una vasta documentazione e studio della sua storia e dei suoi musicisti più importanti.

In conclusione, la storia del jazz è la storia della fusione di diverse culture e tradizioni musicali, dell’evoluzione e dell’innovazione musicale, e del suo continuo impatto sulla cultura e sulla società

Consigli d’ascolto:

Ci sono molti dischi di jazz che sono considerati importanti per la loro influenza e il loro contributo alla storia e all’evoluzione del genere. Ecco alcuni dei dischi più significativi:

  1. “Kind of Blue” di Miles Davis (1959) – uno dei più venduti e influenti dischi di jazz di tutti i tempi, che ha introdotto il modal jazz.
  2. “A Love Supreme” di John Coltrane (1965) – un capolavoro del periodo avanguardista di Coltrane e un esempio di jazz spirituale.
  3. “Giant Steps” di John Coltrane (1960) – una pietra miliare del bebop e un esempio di virtuosismo e innovazione.
  4. “The Shape of Jazz to Come” di Ornette Coleman (1959) – uno dei primi esempi di free jazz e un’influenza per generazioni di musicisti.
  5. “Ellington at Newport” di Duke Ellington (1956) – un esempio delle performance dal vivo di Ellington e della sua abilità nella fusione di diverse forme musicali.
  6. “The Black Saint and the Sinner Lady” di Charles Mingus (1963) – un esempio dell’eclettismo e della creatività di Mingus e un’influenza per il jazz contemporaneo.
  7. “Mingus Ah Um” di Charles Mingus (1959) – uno dei dischi più rappresentativi di Mingus e un esempio della sua abilità nel combinare elementi di blues, gospel e jazz classico
  8. “Time Out” di Dave Brubeck Quartet (1959) – uno dei primi dischi di jazz a diventare un successo commerciale e un esempio della fusione di differenti tradizioni musicali.
  9. “Head Hunters” di Herbie Hancock (1973) – un esempio di jazz fusion e una pietra miliare del jazz contemporaneo.
  10. “Somethin’ Else” di Cannonball Adderley (1958) – uno dei primi esempi di jazz modale e un’influenza per generazioni di musicisti di jazz.

Questi sono solo alcuni dei molti dischi importanti di jazz, e la lista potrebbe continuare all’infinito. La storia del jazz è ricca di talenti e di capolavori che hanno reso questo genere musicale uno dei più influenti e apprezzati di sempre.

Miles Ahead il film

Film biografico del 2016 incentrato sul periodo in cui Miles Davis  nel 1979 si ritirò dalle scene per qualche anno.

Ad impersonare Miles c’è il bravo  Don Cheadle, ma questo non basta a rendere il film almeno accettabile. La sceneggiatura ricorre in modo ossessivo all’uso del flashback rendendone discontinua la linea narrativa e noiosa la visione.

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