Le Scale musicali

Una scala è semplicemente una serie di note, ordinate in progressione sia verso l’alto che verso il basso, con inizio da una nota qualsiasi fino a raggiungere la relativa ottava.

Il termine scala proviene dalla lingua latina ed è chiara l’analogia fra le note musicali ( o gradi di una scala musicale) e gli scalini della comune scala di un edificio. Le scale musicali usate sono più d’una, ad esempio la scala pentatonica, la scala blues, la scala araba la scala a toni interi, ecc.

La scala basilare del sistema musicale europeo è la scala diatonica, formata di toni  e semitoni all’interno di un intervallo di ottava.

L’origine del sistema europeo di scale può essere fatto risalire ai Greci, i quali diedero alle scale nomi diversi secondo le diverse popolazioni. Ad esempio dorica, frigia, lidia, misolidia.

Queste erano le principali scale greche, consistenti in una serie caratteristica di toni e semitoni in ordine discendente.

Ciascuna di queste scale aveva una compagna subordinata, il cui inizio era posto una quinta sotto la prima nota di ciascuna scala. I loro nomi erano gli stessi delle scale principali, ma con l’aggiunta del prefisso ipo (sotto). Per cui la scala subordinata  alla dorica era chiamata ipodorica, quella subordinata alla lidia, ipolidia, e così via. 



ps. l’intonazione delle  note era leggermente diversa da come sono scritte le note in quanto non era applicato il sistema temperato di cui se ne parlerà in un altro post

I primi musicisti della cristianità, ovviamente influenzati dai teorici greci, adottarono le loro scale, ma per un fraintendimento tuttora oscuro essi iniziarono i loro modi (come chiamarono le scale greche) partendo dalle note Re,Mi,Fa,Sol,e, al contrario rispetto ai greci,disposero le note in ordine ascendente.

Quindi le antiche scale greche diventarono

Per cui nel medioevo, la scala greca dorica divenne il modo frigio, la scala frigia divenne il modo dorico e così via.

Sono questi i cosiddetti modi autentici, corrispondenti alle scale greche principali. Nella teoria medievale l’equivalente delle scale greche ipo erano i modo plagiali, che iniziavano una quarta sotto ogni modo autentico, e per i quali fu ancora adottato il prefisso ipo.

I modi eolio e ionico, in pratica corrispondenti alle nostre scale minori e maggiori, erano già in uso da tempo prima di essere accettati ufficialmente nel corso del secolo XVI. Molti canti popolari, danze, rondeu ,ecc, furono composti in questi due modi; la chiesa ne sconsigliò l’uso, forse a causa della loro popolarità e dal sapore mondano che vi percepiva. Definendoli modus lascivus.

Per una analisi di tipo armonico sulle scale modali si rimanda a questo articolo del blog