Archivi categoria: computer music

Auto-tune: il nemico dell’espressione artistica nella musica?

Auto-tune è un software che permette di correggere le imperfezioni vocali sia durante la registrazione in studio che durante un’esibizione dal vivo. In altre parole, se un cantante non riesce a cantare una nota perfettamente, Auto-tune può aiutare a correggere l’intonazione e ad ottenere una prestazione migliore allineandola alla scala musicale.

Nonostante la popolarità di Auto-tune, lo strumento ha ricevuto numerose critiche negli ultimi anni. Molte persone affermano che Auto-tune stia distruggendo la musica, poiché elimina l’umanità e la spontaneità delle prestazioni vocali. Inoltre, alcuni artisti hanno abusato di questo strumento, utilizzandolo per correggere anche le minime imperfezioni vocali e rendere la loro prestazione quasi completamente artificiale.

Tuttavia, ci sono anche coloro che sostengono che Auto-tune sia uno strumento utile che permette ai cantanti di esprimersi al meglio, soprattutto in un’industria musicale sempre più competitiva. Inoltre, molti produttori affermano che Auto-tune è solo uno strumento, e che la vera arte della produzione musicale risiede nella capacità di utilizzarlo in modo creativo.

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LA RIVOLUZIONE MUSICALE DEI TANGERINE DREAM: COME HANNO CAMBIATO IL MODO DI INTENDERE LA MUSICA

I Tangerine Dream sono un gruppo musicale tedesco che ha esercitato una grande influenza sulla musica elettronica e ambient. Fondato nel 1967 da Edgar Froese, il gruppo ha attraversato molte trasformazioni nel corso degli anni, ma ha mantenuto una forte presenza nella scena musicale con la sua musica innovativa e avanguardista.

La prima fase della carriera di Tangerine Dream è stata caratterizzata da un uso intensivo di sintetizzatori e tecnologie elettroniche per creare atmosfere sonore uniche e pionieristiche. Il loro album “Phaedra” del 1974 è stato uno dei primi ad utilizzare sintetizzatori per creare musica ambient e ha stabilito il gruppo come pioniere della musica elettronica.

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“BREVE STORIA DELLA REGISTRAZIONE AUDIO: DAL FONOGRAFO ALLO STREAMING”

L’evoluzione delle tecnologie della registrazione acustica su un supporto ha attraversato diverse fasi, dai primi dispositivi meccanici come il fonografo di Thomas Edison, alle tecnologie magnetiche come i nastri magnetici, al vinile, al CD fino all’era digitale con i supporti digitali e lo streaming.

I primi dispositivi di registrazione meccanici come il fonografo di Edison, inventato nel 1877, utilizzavano un sistema di incisione su un cilindro di cera per registrare e riprodurre suoni. Tuttavia, questi dispositivi avevano molti limiti come la scarsa qualità audio e la fragilità del supporto.

Con l’avvento dei nastri magnetici negli anni ’40 e ’50, è stata introdotta la possibilità di registrare suoni in modo magnetico e di riprodurli con una qualità audio superiore rispetto ai dispositivi meccanici precedenti.

Il vinile è stato il supporto dominante per la registrazione e la riproduzione di musica negli anni ’60 e ’70. Con l’arrivo dei Compact Disc (CD) negli anni ’80, la qualità audio è ulteriormente migliorata e la durata della registrazione è aumentata.

Con l’avvento dell’era digitale, i supporti digitali come gli MP3 e i dispositivi di memorizzazione come gli hard disk e i lettori musicali digitali hanno reso possibile la registrazione, l’archiviazione e la riproduzione di grandi quantità di musica in modo conveniente e a una qualità audio eccellente. Infine, lo sviluppo delle piattaforme di streaming audio ha reso possibile l’ascolto di musica senza la necessità di possedere fisicamente i supporti.

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L’orchestrazione Digitale (parte1)

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Con l’avvento del protocollo MIDI e lo sviluppo delle tecniche di campionamento e dei sequencer, si è  accresciuta la possibilità di simulare in modo sempre più realistico un intero ensemble orchestrale.

Rimarreste sorpresi se qualcuno vi dicesse di quanta musica che ascoltate al cinema, nella pubblicità e nelle fiction televisive è realizzata in modo virtuale, grazie all’utilizzo dei moderni sviluppi dell’informatica musicale. Tutti questi prodigi tecnici erano letteralmente impossibili fino a pochi anni fa. Continua a leggere

Breve storia della Computer Music parte 2

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Piano-roll di un sequencer midi

La tecnologia ha seguito un percorso parallelo allo sviluppo della musica. Dagli antichi flauti e dagli strumenti a corda, fino alla complessa meccanica dei pianoforti del XIX secolo, passando per carillon medievali e strumenti  rinascimentali, la musica, non è mai stata restia nell’ incorporare gli ultimi sviluppi delle scoperte tecnologiche. Continua a leggere

La sintesi sonora granulare

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La sintesi granulare è quel procedimento di sintesi  che utilizza la scomposizione del suono in  unità fondamentali chiamati  grani . Ogni  grano o quanto sonoro è talmente piccolo che non può essere udito singolarmente, avendo  una durata che varia  da 1 a 100 ms. Ciascuno di queste unità quantiche di informazione sonora  viene elaborata  modificandone all’occorrenza  la velocità, la fase, l’intensità e la frequenza. Il procedimento successivo consiste nella stratificazione e/o concatenazione di un gran numero di questi grani al fine di ottenere un nuovo timbro. Continua a leggere

La sintesi sonora additiva

sintesi_additivaLa sintesi additiva rappresenta la forma primordiale di generazione sonora. Essa è finalizzata  alla creazione/emulazione di  timbri di una certa complessità, come quello di un qualsiasi strumento musicale acustico od elettronico. Si fonda sul principio della serie di Fourier la quale prevede che una funzione periodica può essere scomposta in una serie di funzioni sinusoidali fondamentali; nel nostro caso le onde acustiche di un suono.   Continua a leggere